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Torre del Greco: le sue frazioni, contrade e rioni

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Torre del Greco

Torre del Greco

Torre del Greco è una grande città che si estende su un territorio molto vasto. Una città caratterizzata dalla formazione di due centri abitati, con varie contrade e zone. Torre del Greco ha una zona centrale, e una zona invece confinante che viene denominata Santa Maria la Bruna che comprende la contrada Leopardi così chiamata in onore del poeta che vi soggiornò nell’ultimo periodo della sua vita, e la contrada Palazzone, che deve il nome alla presenza di un enorme edificio un tempo sede della guarnigione borbonica addetta al controllo della zona di caccia tra Villa Inglese e Via Prota.

Santa Maria la Bruna. È un insediamento di tradizione prevalentemente agricola, nonostante la vicinanza con il mare, che ha avuto una considerevole espansione negli anni settanta. Si trova a sud-est della città ed è servita dall’omonima stazione della linea ferroviaria Napoli-Salerno, che ospita anche le officine FS. Una città fatta di quartieri, contrade, zone e rioni come ad esempio Lava Nova detto anche ‘ncoppa â lava nova: è una zona della contrada Scappi, così chiamata perché costruita al di sopra della lava dell’eruzione vesuviana del 1794. Via Nova invece, è la zona che prende il nome, come in molte altre località del napoletano, dalla via di “circumvallazione”, costruita durante il ventennio fascista.

Vesuviana: zona situata a ridosso della stazione “Torre del Greco” della ferrovia Circumvesuviana. Camaldoli: zona situata sul “colle di Sant’Alfonso”, ovvero “‘o Monte“. Fiorillo invece è la zona che prende il nome dalla omonima strada che segna il confine tra Torre del Greco ed Ercolano. Santa Teresa: zona tra la chiesa di Santa Maria del Popolo e la zona Fiorillo, che comprende la chiesa ed il convento dei frati di Santa Teresa degli Scalzi, dal quale prende il nome. La Litoranea: chiamata dai cittadini della zona “abbascio â litorania“, che sarebbe il litorale di Torre del Greco caratterizzata dalla sua spiaggia con la sabbia di tipo vulcanica, aperta al traffico nel corso dell’estate del 1958.

Portosalvo: piccolo borgo marinaro, in cui si trova la parrocchia di Santa Maria di Portosalvo, il locale circolo nautico, la sede staccata della locale capitaneria di porto e le attività economiche legate alla nautica. È diviso in: “Scarpetta”, “Banchina”, “Spiaggia del Fronte” e “Porto”, nomi locali di quattro aree del porto di Torre del Greco. La “Scarpetta” è la diga frangiflutti di levante; termina con il fanale verde delimitante l’imboccatura del porto, costruita su una lingua sottomarina di roccia lavica che si allunga verso il mare in direzione ortogonale alla linea di costa; la “Banchina” è il punto all’interno del porto dove trovano spazio per poter ormeggiare i natanti da pesca e da diporto; la “Spiaggia del Fronte” costituisce la zona tra la banchina ed il braccio della diga foranea, anche detta “‘nterra â rena“, dove sono ubicati i più antichi cantieri navali di Torre del Greco e la Sede della sez. LEGA NAVALE ITALIANA; il “Porto”, nel linguaggio locale indica la diga foranea o “frangiflutti di ponente”, sulla cui estremità è posto il fanale rosso delimitante, in coppia con il fanale verde della “diga frangiflutti di levante”, l’accesso del porto.

La Ripa: zona nodale tra Torre del Greco centro, ovvero “‘Ncopp’â ripa” e Torre del Greco bassa, ovvero “sott’â ripa“. Il sopra ed il sotto sono messi in comunicazione dalle utilizzatissime “Scale della ripa” tra Via Comizi e Via Fontana. Sopra De Nicola: è una zona residenziale nella quale vi è la villa acquistata dall’avvocato napoletano Enrico De Nicola e dove quest’ultimo morì. Contrada Calastro: situata a ponente del porto, sede di storici cantieri navali e di alcuni stabilimenti balneari. Contrade “Montedoro”, “Scappi” e “Bianchini”, di origine agricola e successivamente diventate zone residenziali suburbane, occupano l’area a metà distanza tra il Vesuvio ed il centro della città.

Contrada Leopardi: così chiamata in onore del poeta che vi abitò tra l’estate del 1836 e l’inverno del 1837 nella villa Carafa-Ferrigni, successivamente chiamata “Villa delle Ginestre”. Rione “Sant’Antonio (13)”: il più vicino al centro storico, contrade “Cappella Carotenuto o Lamaria”, “San Vito”, “Epitaffio”, “Lava Troia”, “Ponte della Gatta”, “Torretta Fiorillo”, “Casa Cirillo”, “Viuli”, “Villa Inglese” e “Palazzone” sono antiche contrade inglobate nella cittadina a seguito della moderna espansione urbanistica, di cui restano solo i toponimi. La contrada “Leopardi” e le zone di “Palazzone”, “Viuli”, “Villa Inglese”, “Casa Cirillo”, “Cappella Nuova,” “Camaldoli”, “Torretta Fiorillo” e “Ponte della Gatta” sono ubicate nella frazione di Santa Maria La Bruna. . “Ncopp i fierr” :è una zona che va dall’inizio di Via San Giuseppe alle Paludi a ‘Sott’â ripa’, chiamato così per la presenza di ringhiere che ne delimitano il passaggio carrabile da quello pedonale.

Foto di: anaerialview

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