Accusata di aver ucciso il figlio sulla spiaggia a Torre: spuntano nuovi messaggi
Rispondendo alle domande del pm, l'ufficiale dei carabinieri che ha seguito le indagini sul caso, ha reso noti alcuni dei messaggi che la donna aveva inviato al marito. Tra questi, uno in particolare sembrerebbe anticipare ciò che poi sarebbe successo di lì a poco: "Non dorme, forse ci vuole il ciuccio, o vogliamo farlo schiattare e magari si toglie il vizio?". Già subito dopo l'arresto, inoltre, la donna aveva rivelato al giudice che non accettava suo figlio in quanto temeva che fosse autistico. Dalle intercettazioni recuperate in carcere, durante un colloquio con i familiari, la donna avrebbe confessato anche di "essersi tolta un peso". Nel giorno del delitto, soccorsa in spiaggia da alcuni passanti, si era detta innocente parlando di un tentativo di rapina subito. In poco tempo, tuttavia, i risultati dell'autopsia avevano gettato ombre e dubbi sulla sua versione: il piccolo Francesco risultava morto per soffocamento e non per annegamento. Secondo l’accusa, la donna avrebbe soffocato il bambino con un indumento per poi tuffarsi in mare insieme al corpicino già privo di vita. Si sarebbe trattato di un omicidio compiuto con ampia lucidità e confessato soltanto in estate quando, durante un colloquio con un familiare, avrebbe ripercorso il dramma a voce e gesti. La Corte di Assise di Napoli ha disposto una perizia psichiatrica per accertare se la donna è capace di intendere e volere.L'articolo Torre, uccise il figlio di 2 anni. Al marito diceva: “Non dorme, facciamolo schiattare” proviene da Vesuvio Live.