Il mare della Litoranea di Torre del Greco torna balneabile, una risorsa da sfruttare per l'intera città
È una situazione che potrebbe variare, certo. Peggiorare, come sono abituati storicamente gli avventori di questi arenili neri dalle tante proprietà benefiche, note fin dai tempi degli antichi romani. Ma chi ci tiene davvero a questo mare, a questa risorsa, non può fare a meno di sperare in positivo. Di essere ottimista, per sua stessa indole. La Litoranea di Torre del Greco è un tesoro dal valore inestimabile. È il waterfront più lungo del golfo, se si esclude Mergellina la quale però ha pochissime spiagge. Attenzione: non parliamo di un golfo qualsiasi, ma di uno dei golfi più fotografati ed invidiati del mondo. Il golfo di Napoli. E la Litoranea di Torre del Greco si trova esattamente al centro. [caption id="attachment_456945" align="aligncenter" width="600"]
Litoranea: periferia residenziale e quartiere turistico al tempo stesso. Come conciliare le due anime della zona mare
Il litorale torrese è un piccolo mostro a due teste. Da una parte l'azzurro del mare, le velleità turistiche, gli stabilimenti balneari e i ristoranti, le memorie dei "napoletani che venivano in villeggiatura". Dall'altra, la speculazione edilizia, gli ecomostri e la quotidianità di un quartiere residenziale che raccoglie quasi diecimila cittadini, in gran parte pendolari, con le loro ordinarie e sacrosante esigenze: i trasporti, gli uffici, la scuola, la sicurezza, la sanità. In mezzo, c'è il destino di un quartiere che deve decidere "cosa diventare da grande". Oppure, meglio ancora, che attende un'amministrazione virtuosa che possa conciliare al meglio le esigenze di turisti, residenti ed imprenditori della zona. [caption id="attachment_456944" align="aligncenter" width="600"]

Turismo in Litoranea: la situazione attuale tra promesse e carenze
Ma passeggiare in Litoranea, oggi, significa fare i conti con la realtà. Con l'assenza di servizi basilari come una postazione di primo soccorso, di un punto di vigilanza, di un fazzoletto di verde pubblico. Con l'assenza di banalità assolute come un bancomat o un ufficio postale. Con una bellezza che non si riesce a godere, che non consente di sollevare lo sguardo al mare, troppo concentrati ad evitare le deiezioni canine sui marciapiedi. Con ecomostri pericolanti e squallidi. Con cumuli di rifiuti già alti e maleodoranti a mezzogiorno, con le ringhiere diventate pezzi di ruggine per l'assoluta mancanza di manutenzione. Con l'assenza di un servizio di trasporto pubblico che renda fruibile il quartiere senza dipendere dalla caritatevole offerta borderline dei taxi collettivi. Con una spiaggia che, in inverno, diventa sversatoio di rifiuti di ogni genere, dalle plastiche ai materiali di risulta edili. Con qualche candidato che ha già fatto la sua passerella, con qualcuno che la farà a breve, dispensando le solite promesse che non servono a nessuno. Il turismo in Litoranea non è questione di chimica, ma di progettualità, di visione del futuro, di senso della comunità. Ma è anche, in ultima istanza, questione di civiltà. Da parte di tutti gli attori che sfilano su quel palcoscenico al centro del golfo di Napoli. Ognuno nel proprio ruolo. A maggio ci sarà un nuovo giro di boa, l'inizio della stagione estiva che coinciderà con i primi passi di una nuova consiliatura. Ed un concetto deve essere chiaro a chiunque possa, da quel giorno, fregiarsi della fascia tricolore: la Litoranea di Torre del Greco ha già perso interi decenni. Ora non può perdere altro tempo.L'articolo Torre del Greco, il mare pulito non basta: la Litoranea è un gioiello senza piano turistico proviene da Vesuvio Live.