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Aliperta a Turris Live: “Volevo rimanere alla Turris. Franco? Ha imparato dal suo maestro ma ora deve fare gol”

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[caption id="attachment_469032" align="aligncenter" width="1906"] Domenico Aliperta ospite di Turris Live[/caption] Per la seconda puntata di Turris Live, il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo dei corallini (che va in onda ogni lunedì alle ore 21:00 sulla pagina Torre del Greco Vesuviolive.it), l'ospite della serata è stato Domenico Aliperta. Il centrocampista, colonna portante della Turris che ha raggiunto la Serie C nella stagione 19/20, tra aneddoti e vicende, ci ha raccontato il suo punto di vista sulla squadra di Torre del Greco. L'attuale giocatore del Siracusa ha parlato con noi anche del gioiello Daniele Franco, ripercorrendo la sua crescita, considerando i futuri successi.

Le parole di Aliperta a Turris Live

L'ex centrocampista corallino ha esordito parlando della squadra di Caneo che sta letteralmente incantando i tifosi nel girone C: "Con Caneo la squadra ha trovato la sua vivacità e brillantezza, portando la piazza a sognare e riportando la squadra ad essere imprevedibile e che permette ai supporters di pensare in grande. "La squadra ha un valore importante, si vedono tante buone speranze per la salvezza e sicuramente per qualcosa in più. Il discorso è quello di non farsi abbindolare dai risultati di inizio stagione o abbattersi in caso contrario. Ci sono squadre più quotate per budget e nomi ma il calcio ci ha insegnato che questa non è la risposta ai vari campionati. Molte squadre con budget importanti non hanno rispettato le aspettative".  "Per me la Turris può ambire ai playoff tranquillamente grazie anche alla spensieratezza che ha a differenza di molte piazze importanti e questo a livello mentale fa bene. Specialmente quando inizi bene, fa bene alla mente e all'entusiasmo". [caption id="attachment_468994" align="aligncenter" width="1500"] Domenico Aliperta - foto di Salvatore Varo[/caption]

Il Ricordo di Torre del Greco

Domenico ha poi parlato delle sue memorie della città corallina: "I miei ricordi a Torre sono stati fantastici. E' stata la mia prima piazza con cui ho avuto un legame fantastico. Negli ultimi anni ho sempre aumentato il mio livello di coinvolgimento e passione e tutto è partito dalla Turris dove ho fatto due anni bellissimi". "Sono capitato nel periodo di rinascita dei corallini ed è stato bellissimo. Pieno di vittorie ed entusiasmo quindi sicuramente ha portato e lasciato in me un ricordo molto bello. Mi sono innamorato della piazza perché abbiamo vissuto due anni intensi dedicandoci al massimo alla squadra". Aliperta ha poi ricordato alcune partite di quelle annate: "Ricordo le partite col Bari e una seconda stagione spettacolare frenata solo dal Covid. Il primo anno vincemmo tutte le partite in casa facendo divertire tutti. Ne pareggiammo solo una mentre nel secondo perdemmo solo l'ultima partita prima dello stop e la ricordo con amaro anche perché presi un cartellino rosso. Ho un ricordo fantastico della piazza, specialmente del clima quando giocavamo in casa".

Fare gruppo, un'abilità che ha sempre avuto Domenico

Un altro aspetto da non sottovalutare era l'abilità di Domenico nel creare gruppo, rendendo sempre lo spogliatoio unito, come da lui stesso sottolineato: "Io ho sempre questo ruolo nello spogliatoio nel creare empatie ed entusiasmo. Scrivo spesso ai miei compagni anche post allenamenti o partite. Cerco sempre di far gruppo e saper vivere anche i momenti negativi sfruttando al massimo l'entusiasmo che ti fa andare sempre oltre". "Ai miei compagni dico sempre di metterci un po' di cuore in più per la maglia in cui giochi. Ma non solo per i tifosi ma anche per dare continuità al progetto. Ma anche per avere un senso di appartenenza con il posto in cui ti trovi. Quando scegli una piazza già pensi a quando esulterai con i tifosi. Diciamo che l'empatia è sempre stato un mio pregio". [caption id="attachment_469042" align="aligncenter" width="1500"] Domenico Aliperta e Fabio Longo Foto di Salvatore Varo[/caption] L'addio amaro e non voluto dalla Turris L'avventura a Torre del Greco però non è finita come tutti si aspettavano, per alcune scelte della società che non ha voluto rinnovare il contratto al centrocampista nell'estate di preparazione alla Serie C. Una mancata conferma che Aliperta ha commentato così: "Ci sono rimasto molto male. La mia voglia era quella di ritornare in C dopo averla lasciata qualche anno prima e mi sarebbe piaciuto farlo con una maglia che mi aveva dato tanto e a cui avevo dato tantissimo". "Pensavo di essermela meritata sul campo la riconferma specialmente nell'ultima stagione dove avevo fatto 7 gol e 13 assist. Però a volte le scelte sono figlie di tanti nomi. Può capitare anche questo nel calcio. Pensavo di poter dare una mano in C e godermi la categoria con quella maglia. Infatti non è stato facile andare via quell'estate in cui comunque ho scelto Messina dove poi ho avuto un'altra splendida annata chiusa con la promozione. Ma non nascondo che avrei preferito giocarmi una carta in Serie C". [caption id="attachment_468920" align="aligncenter" width="1080"]Daniele Franco in azione Daniele Franco in azione[/caption] Lo splendido rapporto di Domenico Aliperta con Daniele Franco A segnare la carriera di Aliperta anche il suo rapporto con l'attuale centrocampista della Turris, Daniele Franco. I due, che hanno diviso lo spogliatoio negli anni della D, hanno sempre avuto un ottimo rapporto, quasi fraterno, venuto fuori ancora una volta nel corso della trasmissione. "Danielino è un mio grande amico. Ci sentiamo spesso, io lo punzecchio, mi diverto, gli do qualche consiglio anche perché siamo stati assieme due anni alla Turris. Ha imparato dal suo maestro che all'epoca ero io. Daniele per me è un calciatore che per le qualità che ha potrebbe giocare ad occhi chiusi in Serie B. Ma lui caratterialmente ha bisogno di sentire la fiducia dell'allenatore. Forse soffre un po' quando si sente messo da parte ed è uno dei motivi per cui secondo me ad Avellino non è andata bene. Per doti tecniche è incredibile. Anche perché è un calciatore duttile, mette il pallone dove vuole. Secondo me ha solo bisogno di fiducia dell'allenatore e lui riesce a dare ancora di più" - ha detto. Sulla sfortuna del mediano in zona gol, Domenico ci scherza sopra: "Io glielo dico sempre, Daniele purtroppo devi imparare a fare gol. E' una dote che lui ha, glielo dico spesso. Specialmente da punizione e tiri da fuori, qualche gol in cascina bisogna metterlo sempre e sapendo che lui ha questi colpi ci scherzo sempre dicendogli che non potrà mai superare il maestro se non segna. Ho visto il palo contro il Benevento che è assurdo, è stato molto sfortunato, per me può fare un gol a partita". [caption id="attachment_469043" align="aligncenter" width="1500"] L'esultanza dopo il gol contro la Vis Artena - Foto Salvatore Varo[/caption] L'indimenticabile gol contro la Vis Artena Proprio parlando di gol, Aliperta ai microfoni di Turris Live ha ricordato quello storico da centrocampo contro il Vis Artena, e tra le risate smentisce ogni voce di aiuto dal vento: "Quel gol da centrocampo è stato un qualcosa di pazzesco. Anche perché non ci credevo nemmeno io, perché non ci avevo mai provato e soprattutto non l'ho mai più riprovato e mai più ci riproverò, così non diranno che è stato un caso. Quando mi dicono che la palla è entrata per colpa della posizione del portiere, del vento, io dico sempre ai miei compagni che c'erano anche loro in campo, potevano farlo loro".

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