[caption id="attachment_475632" align="aligncenter" width="1920"] Giulio Russo ospite di Turris Live[/caption]
Durante la nona puntata di Turris Live (il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo corallino che va in onda ogni lunedì alle ore 21:00 sui nostri canali social), tra gli ospiti che ci hanno raggiunto in studio ieri sera, c'è stato anche Giulio Russo, storico attaccante dei corallini. Il nativo di Meta di Sorrento ha trascorso due anni a Torre del Greco, segnando oltre cinquanta gol e diventando un idolo della tifoseria locale. Lui e Longobardi hanno costituito uno dei duo più prolifici nella storia della Turris. L'unica macchia di una splendida avventura in rosso corallo per l'attaccante è la doppia sconfitta nella finale di Coppa Italia Serie D ed il play-off di Terni perso dopo la lotteria dei calci di rigore.
Le parole di Giulio Russo a Turris Live
L'ex attaccante ha aperto la sua intervista parlando della partita dei corallini contro il Giugliano: "Il momento non è dei migliori, quando non fai risultato è sempre tosta, magari penso alle parole del mister che si riferisce proprio a questo. Nella partita della settimana scorsa la Turris non ha demeritato, i corallini hanno cercato di fare quello che dovevano fare poi chi non ha giocato al Liguori non può capire, chi c'è stato sa che questa è una piazza grossa ed esigente. Caneo parlava di questo, quando si ha una squadra giovane spesso si può sbagliare, io credo che la società ha lavorato bene in questi anni e già starà pensando a come muoversi nel mercato di gennaio". [caption id="attachment_475438" align="aligncenter" width="1600"] De Felice - Foto Salvatore Varo[/caption] "Ognuno ha il proprio carattere, dovrei viverla dentro per capire la situazione spogliatoio. Io non so l'età media precisa, ma penso che i tre/quattro più grandi si devono riunire per riportare tutto in ordine. Io dicevo sempre che parte tutto dalla testa. Io ieri ho visto una squadra che ha voluto recuperare il risultato e non voleva perdere l'ennesimo derby. Però non è una squadra morta o demoralizzata, la qualità, il carisma si nota perché voi la Turris la vivete 24/24 a 360 gradi. A me sembra solo che la Turris sia una squadra che non riesce a fare risultato, poi è una piazza come Torre del Greco e la conosciamo bene". [caption id="attachment_470427" align="aligncenter" width="1600"] Cum e Scaccabarozzi[/caption] "Penso che la squadra ora si metterà sotto per fare più punti possibile entro gennaio e poi la società saprà come muoversi in sede di mercato. La Turris deve rimanere in questa categoria e spero con tutto il cuore che ci riesca. A Torre del Greco c'è stato un pezzo importante della mia vita, due anni qua da capitano, sono stato benissimo e dunque mi sento di dire a tutti i miei amici tifosi di stare tranquilli".La questione under, una pratica che sempre più squadre di C mettono in atto
Con Giulio Russo analizziamo anche la questione under, tra scommesse e nuove promesse: "Quando un attaccante non fa gol, i problemi ci sono sempre. Se questa squadra entra in campo intimorita e prende gol sempre all'inizio per me è un problema di approccio e non di forza della difesa. Penso che quando prendi il cazzotto dovresti riprenderti ed è questo quello che non ho visto nella Turris. Il minutaggio ce l'hanno tutte le squadre. Parlando chiaramente, la Lega Calcio guarda solo Serie A e Serie B, quindi il minutaggio aiuta le società di C. Ripeto, non è un problema della Turris, il problema sono i risultati. Il mister non è stupido, che si ostina a giocare a tre dietro. Lui la categoria la conosce, ha oltre 100 partite in C, se vede che il problema è la difesa a 3 lui passa a 4. E' un momento che deve passare, Torre è una piazza esigente che capisce di calcio, dunque vuole vedere una squadra che gioca a calcio e che riesce a dare tutto in campo, poi si vince o si perde". [caption id="attachment_473717" align="aligncenter" width="1620"] Maniero e il gol in rovesciata contro la Juve Stabia[/caption]Il caso Maniero analizzato da Giulio Russo
Maniero è sicuramente tra gli uomini più in difficoltà in questo momento e con Russo analizziamo il momento dell'attaccante: "Maniero non si discute, ha fatto la B da protagonista, per la C lui è un lusso, se la squadra gira male, gira male anche l'attaccante. E' normale che quando va male l'occhio cade sull'attaccante. Il problema ripeto, è il risultato. Penso sia per forza positiva l'alternanza, penso che se c'è un giocatore che ti dà filo da torcere e tu ci tieni a giocare, il timore del ballottaggio è positivo. Se il mister poi ti mette in discussione vuol dire che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Vi faccio un esempio su di me, dopo tanti anni di gol, a Campobasso subisco un infortunio e segno solo due gol quella stagione. L'anno dopo anche, feci una fatica enorme, se il presidente Gaglione non mi chiamava a Torre del Greco non so cosa poteva succedere della mia carriera". [caption id="attachment_471137" align="aligncenter" width="1600"] Maniero - Foto Salvatore Varo[/caption] "Io l'anno dopo alla Turris feci 23 gol diventando capocannoniere. Maniero è uno che ha sempre fatto gol, forse questa è l'annata sfortunata, forse gli arrivano meno palloni oppure gioca troppo dietro. Io penso che il suo blocco ora è mentale, ma legato al momento della squadra. Ma di questa squadra non devi preoccuparti perché è frutto del momento la situazione. Poi quando non arrivano i risultati le reazioni sono sempre così complesse. Alla fine anche gli allenatori bravi, dopo 4 sconfitte di fila si mettono in discussione, le annate sono sempre diverse, un anno vinci l'altro perdi". [caption id="attachment_475633" align="aligncenter" width="640"] Giulio Russo con la maglia della Turris[/caption]Il ricordo di Russo dei suoi anni alla Turris
Con Giulio è obbligatorio un passaggio parlando dei suoi anni sotto il Vesuvio: "A Torre del Greco c'è stato un pezzo importante della mia vita. Due anni qua da capitano, sono stato benissimo. Il gol più bello? I gol io li ricordo tutti, quello più significativo è quello a Mazara, la rimonta da 2-1 a 2-3 nel recupero. Ogni volta che vedo qualcuno di Torre mi dice sempre di quella partita. Poi gol belli, c'è quello di tacco contro la Casertana. Poi quello a Triveneto in Coppa Italia. In quelle stagioni c'era una grande Turris. A me sarebbe piaciuto giocare adesso perché una volta era difficile sfondare, non c'erano regole under, o davi tutto da giovane o rimanevi fuori, se non eri bravo non giocavi e andavi a casa. Forse perciò adesso ci sono meno giocatori carismatici". [caption id="attachment_475635" align="aligncenter" width="466"] Giulio Russo nel 2011[/caption] Il ricordo della sera prima di Lanciano: "La sera prima di Lanciano. La sera dormivamo tranquilli, io non avevo paura delle partite. Se poi dobbiamo parlare della rifinitura prima di Lanciano, il calcio forse è bello per questo, perché si dicono tante cose. Io voglio solo il bene della Turris. In quel momento ero capitano e volevo solo il bene della mia squadra, poi quella finale l'abbiamo persa giocando solo il secondo tempo perché il primo non c'eravamo in campo. Quando vai a fare una finale, si provano in automatico i calci di rigore e quindi il mister sceglieva i cinque. Enea, pupillo mio, non era tra i cinque e lui se n'è andato via sbraitando": "Lui però era così, era combattivo, guai a non averla una persona come lui. Rientriamo negli spogliatoi e c'è una discussione tra lui ed un altro ed io da capitano ho provato a mantenere l'ordine. Nel mentre Enea fa volare uno schiaffo sulla mia faccia ma io non ho reagito, perché ce ne sono tante di queste scene nel calcio ma questo ha creato dispiacere, perché io Enea l'ho sempre difeso ed era uno dei miei preferiti. Poi la finale l'abbiamo persa perché il Perugia ha giocato meglio e non dipendeva da questo episodio".L'articolo Giulio Russo a Turris Live: “A Torre del Greco c’è un pezzo della mia vita. Maniero? Si riprenderà” proviene da Vesuvio Live.