[caption id="attachment_478935" align="aligncenter" width="1046"] Faustino Cané a Vesuvio Live sulla sua Turris[/caption]
All'evento Gran Galà del Calcio a Salerno svolto ieri sera, abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Jarbas Faustino Cané. Ricordato in Campania per le sue gesta in campo con il Napoli e per la sua avventura in panchina alla Turris tra il 1979 e il 1981. A Torre del Greco, Cané è tutt'oggi amato e ricordato con grande affetto da tutti i tifosi corallini. Ieri all'evento tenutosi a Salerno ha ricevuto un premio speciale, dedicato alla sua carriera in campo e anche in panchina tra l'emozione generale dei presenti, per uno dei simboli della Napoli anni 70.
Cané e il ricordo di Torre del Greco e della sua Turris
Faustino Cané ha iniziato la sua breve intervista parlandoci della sua prima Turris, portata ad una grandissima salvezza: "Ho preso la Turris con l'obiettivo di lottare per non retrocedere e ci siamo salvati alla grande. I giocatori c'erano ma la società era già sfasciata. Loro facevano fatica a pagare i calciatori, altri erano scontenti. Io ho sempre lavorato come un dannato dalla mattina alla sera per il bene della squadra, ma al secondo anno hanno avuto il 'coraggio' di mandarmi via. Il mio ricordo più bello è quello di aver potuto allenare una squadra come la Turris che poteva fare la B, al primo anno che sono venuto era una squadra fortissima, è stata una bellissima esperienza che ricorderò per sempre". Il retroscena con il presidente di quelle stagioni: "Io prima di iniziare la mia ultima stagione ero stato visto al lavoro dal presidente Di Luca e dopo un mese e mezzo mi convocò nel suo appartamento e mi fece un assegno da 5 milioni di lire. Io accettai in accordo anche con altri dirigenti, nonostante fosse un contratto basso".L'articolo L’INTERVISTA/ Faustino Cané a VL: “La mia prima Turris era da Serie B” proviene da Vesuvio Live.